Sky ha annunciato il ritorno alla fatturazione mensile: resta  l’aumento dell’8.6% e non verrà offerto diritto di recesso, che era  stato offerto a ottobre contestualmente al passaggio alle 4 settimane.
Sky si adegua alla legge Legge 172/2017 e torna alla fatturazione  mensile a partire dal 1 aprile. L’operatore ha annunciato che il prezzo  annuale non cambierà, pertanto l’aumento dell’8.6% dovuto al passaggio  lo scorso autunno dalla fatturazione a cadenza mensile a quella  quadri-settimanale resterà intatto.
Quella di Sky è quindi una pura formalità: stesso prezzo annuale,  aumentato in autunno, e erogazione di 12 mensilità al posto di 13  rinnovi annuali. Sky ha anche illustrato nel dettaglio i nuovi prezzi  dei pacchetti per gli utenti calcolati “al mese”.
Nella comunicazione, come qualcuno ha notato, manca il diritto di  recesso. Sky secondo la nota diramata sul sito non offrirà il diritto di  recesso. Abbiamo contattato Sky per avere una posizione ufficiale a  riguardo.
Il diritto di recesso senza penali era stato offerto in autunno e, come  si legge dal bilancio, anche a causa di questa modifica Sky in Italia ha  perso circa 15.000 abbonati. Va detto che Sky, rispetto ad alcuni  operatori telefonici, era stata decisamente trasparente nel comunicare  cosa sarebbe successo passando dal mese alle quattro settimane e aveva  fatto presente agli utenti che il cambio avrebbe comportato un aumento  su base annua dell’8.6%.(d day)