DVB-T2 dal 2022
		
		
				
				
		
			
				
					DVB-T2 dal 2022, il calendario provvisorio delle attività per il riassetto tv
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Come noto, il Consiglio dei Ministri, ha approvato lo scorso 16 ottobre  il disegno di legge di bilancio, che è stato trasmesso ora all’esame del  Senato con il n. AS 2960. In particolare l’art. 89 di tale ddl  (intitolato “Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia  5G”) prevede una serie di norme che disciplinano il passaggio delle  frequenze della banda 700 (canali televisivi da 49 a 60 Uhf) dagli  operatori tv agli operatori di larga banda in mobilità.
Le  norme previste dal disegno di legge, se approvate dal Parlamento,  ridefiniranno, inoltre, l’intero sistema televisivo. Le stesse  prevedono, infatti (tra l’altro): la dismissione obbligatoria entro il  1° luglio 2022 (a fronte di indennizzi per circa Euro 304,2 milioni, di  cui euro 230,3 milioni per l’esercizio 2020 e Euro 73,9 milioni per  l’esercizio 2021) di tutte le frequenze delle emittenti locali che  potranno, in futuro, svolgere solo l’attività di fornitori di servizi di  media audiovisivi (Fsma). Sulla base dei primi calcoli espletati  dovrebbe trattarsi di un indennizzo di euro 0,36 circa per ogni abitante  servito da ogni frequenza dismessa; l’assegnazione ex-novo (mediante  beauty contest) di alcune frequenze ad operatori di rete ai fini della  messa a disposizione di capacità trasmissiva ai FSMA in ambito locale  (le frequenze che saranno complessivamente disponibili, dopo il  passaggio della banda 700 dagli operatori televisivi agli operatori di  larga banda in mobilità, sono 14 + 1 e pertanto, considerato che alle tv  locali spetta 1/3 della capacità trasmissiva complessiva, le frequenze  che potranno veicolare contenuti locali, molto difficilmente potranno  essere più di 4); le trasmissioni dei programmi necessariamente in  DVB-T2 (tecnologia in grado di veicolare un maggior numero di programmi,  rispetto all’attuale DVB-T a parità di capacità trasmissiva); la  realizzazione di graduatorie per la determinazione delle emittenti  locali che potranno utilizzare la capacità trasmissiva degli operatori  di rete di cui sopra; l’adozione, da parte dell’Agcom, di un nuovo piano  di numerazione dell’ordinamento automatico dei canali della tv digitale  terrestre (cosiddetto “Lcn”).
Il  calendario delle attività previste in materia è sintetizzato dalla  tabella seguete (evidenziamo che tale calendario potrebbe essere  soggetto a modifiche, anche rilevanti, in sede di esame da parte del  Senato e della Camera). Il citato ddl prevede, altresì, un contributo ai  costi a carico degli utenti finali per l’acquisto di apparecchiature di  ricezione televisiva di cui all’articolo 3-quinquies, comma 5, terzo  periodo, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito nella legge  26 aprile 2012, n. 44, e successive modificazioni, ed i connessi costi  di erogazione: 100 milioni di euro (25 milioni per l’esercizio 2019, 25  milioni per l’esercizio 2020, 25 milioni per l’esercizio 2021, 25  milioni per l’esercizio 2022).
CALENDARIO RIASSETTO SETTORE TV
- 31.12.2017 Mise-Agcom
 Conclusione coordinamento internazionale
- 31.03.2018 Agcom
 Definizione procedure di gara per assegnazione dei diritti d’uso delle  frequenze (banda 700 e bande pioniere 3,6-3,8 e 26,5-27,5 Ghz) agli  operatori di comunicazione mobile di larga banda
- 31.05.2018 Agcom
 Adozione nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da  destinare a tv digita-le terrestre, denominato “Pnaf 2018” considerando  le codifiche o standard più avanzati per consentire un uso più  efficiente dello spettro ed utilizzando per la pianificazione in ambito  locale il criterio delle aree geografiche tecniche.
- 30.06.2018 MiSe
 Decreto per stabilire il calendario nazionale che individua le scadenze  della tabella di marcia e le aree tecniche per switch off e rilasci  frequenze da parte degli operatori di rete locali e nazionali (da  1.1.2020 a 30.06.2022)
- 30.09.2018 MiSe
 Assegnazione diritti d’uso frequenze banda 700 (che saranno disponibili  dal 1.7.2022) e delle bande 3,6-3,8 e 26,5-27,5 Ghz agli operatori di  comunicazione elettronica di larga banda
- 30.09.2018 MiSe
 Adeguamento del PNRF – Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze
- 30.09.2018 MiSe
 Avvio delle procedure di selezione per l’assegnazione dei diritti di uso  delle frequenze (tali frequenze non potranno essere in numero maggiore  di 1/3 delle 14+1 che resteranno disponibili per le trasmissioni  televisive) a operatori di rete ai fini della messa a disposizio-ne  capacità trasmissiva a Fsma locali
- 30.09.2018 Agcom
 Definizione criteri per la nuova assegnazione delle frequenze della  banda 470-694 Mhz (canali 21–48 Uhf) a operatori di rete nazionali
- 30.11.2018 Agcom
 Adozione nuovo piano di numerazione automatica dei canali della tv digitale terrestre (LCN)
- 1.12.2018 MiSe
 Liberazione delle frequenze in banda 3,6-3,8 Ghz e 26,5-27,5 Ghz
- 31.12.2018 MiSe
 Avvio delle procedure per la predisposizione, per ciascuna area  geografica tecnica, di graduatorie dei Fsma locali che possono  utilizzare capacità
fonte: Digital-News                              
                         
                                                                         
				
			 
			
		 
			
				
			
			
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