Premium, la pay tv del gruppo televisivo guidato da Pier Silvio Berlusconi, avrebbe registrato 40 mila nuovi abbonamenti nei primi quattro giorni dall’inizio della Champions League. L’indicazione arrivata nei giorni scorsi è stata giudicata positivamente dagli analisti di Equita.

“Ci paiono indicazioni positive per la pay-tv del gruppo considerando sia la nostra stima di 300 mila di nuovi abbonati per fine anno sia il target della società di 500 mila nuovi clienti in tre anni”, affermano gli analisti della Sima, che ribadiscono il giudizio hold sul titolo Mediaset con target price a 4,5 euro.

A una settimana dalla fine della campagna promozionale, che terminerà il 28 settembre, gli abbonati complessivi di Premium avrebbero superato quota 1,8 milioni. Gli abbonati a fine luglio, ultimo dato ufficiale fornito da Mediaset, erano 1,708 milioni. Se l’indiscrezione trovasse conferma nei dati ufficiali, la pay-tv avrebbe dunque guadagnato fino a questo momento oltre 100 mila nuovi clienti, al netto delle disdette avvenute negli ultimi due mesi.

“Le indiscrezioni sembrano confermare l’obiettivo di fine anno di 2 milioni di abbonatio circa 300 mila attivazioni nette entro la fine di luglio”, sostengono anche gli analisti di Icbpi (rating neutral e target perice a 4,70 euro). “Le performance delle squadre italiane impegnate nella Champions League potrebbero essere un elemento decisivo per il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale triennale,che include 500 mila nuovi clienti e il pareggio nel secondo annodi esclusività”.

Gli analisti di Equita stimano per Mediaset Premium un risultato negativo quest’anno e il breakeven operativo nel secondo semestre 2016, in linea con i target della società. “Riteniamo che un accordo con un player internazionale: Sky o Vivendi o con un operatore telecom come Telecom Italia sia un fattore chiave per Mediaset Premium“, concludono gli esperti della Sim.

In effetti, secondo fonti di stampa del fine settimana, Sky sarebbe ancora interessata ad acquisire Mediaset Premium, come circolato in passato. Fininvest sarebbe contraria a cedere il controllo, anche se l’attuale posizione di Pier Silvio Berlusconi potrebbe essere meno netta e non escluderebbe a priori una vendita ma a un prezzo ancora distante da quello che Sky sarebbe disposta a pagare.